lunedì 29 novembre 2010

Mario Luzi: Alla madre

Forse, infranto il mistero, nel chiarore
del mio ricordo un'ombra apparirai,
un nonnulla vestito di dolore.
Tu, non diversa, tu come non mai:

solo il paesaggio muterà colore.
In un nembo di cenere e di sole
identica, ma prossima al candore
del cielo passerai senza parole.

Io ti vedrò sussistere nel vago
degli sguardi serali, nel ritardo
dei fuochi che si spengono in un ago
di luce rossa a cui trema lo sguardo.
© Mario Luzi, Un brindisi, Sansoni, Firenze 1946

3 commenti:

  1. Mi sovviene una poesia di Ungaretti, se non sbaglio

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  2. molti sono i poeti che hanno dedicato versi alla propria madre; da Foscolo a Ungaretti, da Pasolini a D'Annunzio...

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  3. Ricordo quella di Ungaretti perchè me l'hanno fatta recitare alle elementari durante una recita per la festa della mamma, ma a me all'epoca non piaceva, perchè era tristissima!

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