giovedì 30 dicembre 2010
martedì 28 dicembre 2010
giovedì 23 dicembre 2010
Sergio Bambarén: da “Onda perfetta”
«È triste come certe intuizioni meravigliose possano smarrirsi nella vita di ogni giorno e non si riesca più a ritrovarle. E poi, col tempo, si finisca per dimenticarsene.»
lunedì 20 dicembre 2010
sabato 11 dicembre 2010
giovedì 9 dicembre 2010
Fabio Volo: da "Il tempo che vorrei"
"I Miss You" by brambura33 |
Alessandro Baricco: da "Oceano mare"
La guardò. Ma d'uno sguardo per cui guardare già è una parola troppo forte. Sguardo meraviglioso che è vedere senza chiedersi nulla, vedere e basta. Qualcosa come due cose che si toccano gli occhi e l'immagine, uno sguardo che non prende ma riceve, nel silenzio più assoluto della mente, l'unico sguardo che davvero ci potrebbe salvare, vergine di qualsiasi domanda, ancora non sfregiato dal vizio del sapere, sola innocenza che potrebbe prevenire le ferite delle cose quando da fuori entrano nel cerchio del nostro sentire-vedere-sentire perché sarebbe nulla di più che un meraviglioso stare davanti, noi e le cose, e negli occhi ricevere il mondo "ricevere" senza domande, perfino senza meraviglia ricevere-solo-ricevere negli occhi il mondo.
martedì 7 dicembre 2010
Veronica A. Shoffstall: «Crescere»
Dopo un po' impari la sottile differenza
tra tenere una mano e incatenare un'anima.
E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno
e la compagnia non è sicurezza.
E inizi a imparare che i baci non sono contratti
e i doni non sono promesse.
E incominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta
e con gli occhi aperti con la grazia di un adulto
non con il dolore di un bimbo.
Ed impari a costruire tutte le strade oggi
perché il terreno di domani è troppo incerto
per fare piani. Dopo un po' impari che il sole scotta,
se ne prendi troppo.
Perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima,
invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori.
E impari che puoi davvero sopportare,
che sei davvero forte, e che vali davvero.
tra tenere una mano e incatenare un'anima.
E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno
e la compagnia non è sicurezza.
E inizi a imparare che i baci non sono contratti
e i doni non sono promesse.
E incominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta
e con gli occhi aperti con la grazia di un adulto
non con il dolore di un bimbo.
Ed impari a costruire tutte le strade oggi
perché il terreno di domani è troppo incerto
per fare piani. Dopo un po' impari che il sole scotta,
se ne prendi troppo.
Perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima,
invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori.
E impari che puoi davvero sopportare,
che sei davvero forte, e che vali davvero.
Alessandro Baricco: da "Questa storia"
«Mi ha detto che secondo lui la gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo una piccola parte di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni in cui riesci a fare ciò per cui è nata. Allora, lì, è felice. Il resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o a ricordare. Quando aspetti o ricordi, mi ha detto, non sei né triste né felice. Sembri triste, ma è solo che stai aspettando, o ricordando. Non è triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda. Semplicemente è lontana.»
L'INDIFFERENZA
ph. ©Jean Marie Francius "Discretes apparences" |
«Il peggior peccato contro i nostri simili non è l'odio, ma l'indifferenza: questa è l'essenza della disumanità.» (George Bernard Shaw)
Qualche tempo addietro, mentre attendevo di essere ricevuto dal mio dentista, prendendo a caso una delle riviste presenti in un contenitore nella sala d’aspetto, notai in testa a un articolo dedicato all'handicap e la sua presenza nella cultura contemporanea, come spina nel fianco della nostra quiete fatta di immagini pubblicitarie perfette, questa citazione dello scrittore irlandese George Bernard Shaw.
Il pensiero è semplice, quasi lapidario e un po’ paradossale. Certo anche l’odio è un vizio grave, ma forse ha ragione questo autore spesso ironico nel ritenere ancor più inquietante e malvagia l’indifferenza. Eppure è proprio questo lo stile di vita e di comportamento a cui ci stiamo assuefacendo. Sappiamo certamente di più sulla miseria del mondo, abbiamo più occasioni di confrontarci con gli altri, diversi da noi, ma il risultato non è quello né della premura né del rigetto, bensì quello della insensibilità.
Si è sempre più distaccati, impassibili, apatici di fronte al mondo che bussa alle porte della nostra casa ben protetta e isolata. Un sostantivo un po’ volgare ma comune definisce in modo netto questo atteggiamento: il “menefreghismo” è il vessillo del nostro tempo, purtroppo a partire dai giovani, che pure dovrebbero essere i più frementi e fervidi.
Un altro grande scrittore, il russo Chechov, non esitava a dire in un suo racconto che lessi molti anni fa (“Una storia noiosa”) che «l’indifferenza è una sorta di elettroshock della coscienza, che dobbiamo più spesso scuotere e interpellare, svegliandola da un letargo fatto di noncuranza e grigiore, così che risuoni ancora in noi l’imperativo morale dell’amore e dell’umanità.»
lunedì 6 dicembre 2010
Hermann Hesse: Le anime sono come i fiori
«Due persone possono andare d'accordissimo, parlare di tutto ed essere vicine. Ma le loro anime sono come fiori, ciascuno ha la sua radice in un determinato posto e nessuno può avvicinarsi troppo all'altro senza abbandonare la sua radice, cosa peraltro impossibile.» (Hermann Hesse da “Knulp”) ~ suggerita da @Stefania Mordà ~
Il tramonto
«Al tramonto sembra che il cielo si incendi, fiammeggiando di arancione, cremisi e oro, sfumando a poco a poco in un color prugna violaceo, prima di tingersi del nero della notte più nera che si possa immaginare, così nero che le stelle non paiono bianche, ma d'argento splendente.» (Alan Coren)
domenica 5 dicembre 2010
sabato 4 dicembre 2010
Serge Bouchard: «Poesia della luna»
Il Sole ci dà la luce, ma la Luna ci regala l'ispirazione.
Se guardate il Sole senza proteggervi gli occhi, diventerete ciechi.
Se guardate la Luna senza coprirvi gli occhi, diventerete poeti.
Se guardate il Sole senza proteggervi gli occhi, diventerete ciechi.
Se guardate la Luna senza coprirvi gli occhi, diventerete poeti.
giovedì 2 dicembre 2010
«Sforzati sempre di vedere ciò che splende dietro le nuvole più nere.»
mercoledì 1 dicembre 2010
Luigi Pirandello: «La vita sembra un'enorme pupazzata...»
Quando tu riesci a non aver più un ideale, perché osservando la vita sembra un'enorme pupazzata, senza nesso, senza spiegazione mai; quando tu non hai più un sentimento, perché sei riuscito a non stimare, a non curare più gli uomini e le cose, e ti manca perciò l'abitudine, che non trovi, e l'occupazione, che sdegni – quando tu, in una parola, vivrai senza la vita, penserai senza un pensiero, sentirai senza cuore – allora tu non saprai che fare: sarai un viandante senza casa, un uccello senza nido. Io sono così. (da una lettera alla sorella Lina, 13 ottobre 1886)
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